Il Cardinale Tettamanzi ci invita ad una riflessione
Una provocazione oppure un invito all'umiltà del comportamento piu che all'arroganza delle parole. Una frase del cardinale Dionigi Tettamanzi proclamata a Verona ci fa riflettere. Eccola ! "E' molto meglio comportarsi da cristiano e non proclamarsi tale che dichiarare la propria fede ma non essere cristiano nei fatti". E' una frustata alle nostre certezze; alle nostre "proclamate" dichiarazioni di principio spesso pero' clamorosamente smentite dai fatti. Facciamo battaglie per il Cricifisso in classe e non ci scandalizziamo delle guerre che devastano il mondo. Ci preoccupiamo di difendere le nostre "radici cristiane" e non lavoriamo per costruire un "futuro" di pace e di tolleranza. Aspettiamo i vostri commenti a questa frase. A Bat.
LA VICENDA DELLA PICCOLA "MARIA"
Sono innumerevoli le sensazioni che si prova davanti alla vicenda della bambina bielorussa “nascosta” dai genitori affidatari e adesso rimpatriata dopo il suo ritrovamento. Prima la rabbia, poi la solidarietà, poi la compassione ecc.. Abbiamo voluto attendere qualche giorno prima di affrontare questo delicato argomento proprio perché volevamo avere la mente e il cuore il più possibile sgombri da sensazioni ed emozioni del momento. Adesso ci proviamo a esprimere dei pareri sempre però consapevoli della estrema complessità della vicenda e della possibilità, sempre presente, di dire un sacco di sciocchezze ! Poniamo soprattutto delle domande alle quali siete pregati di replicare le vostre impressioni. Il gesto di quei disperati genitori proviene certamente dalla volontà di preservare la bambina da qualsiasi atto di violenza, ma non si poteva fare semplicemente una denuncia per violenza alla procura Italiana che quindi avrebbe avuto la possibilità di “proteggere” adeguatamente la bambina? Perché nascondere la bambina. Si voleva allora creare un caso per forzare la mano sulla possibilità di adozione? Se fosse così sarebbe stato un gesto oltre che sbagliato egoistico! I genitori al momento dell’affido sapevano bene che tale opportunità era solo per un periodo limitato. Un gesto di amore che comunque non poteva sfociare nell’adozione se non attraverso le vie ufficiali che, pur essendo lunghe estenuanti garantiscono il futuro di questi bambini. Il gesto dei due coniugi (che pur comprendiamo da un punto di vista umano) ha messo in crisi tutto un sistema (legale) di adozioni che potevano creare un futuro migliore a centinaia di altri bambini, pressappoco nelle condizioni della piccola “maria”. Allora se comprendiamo il dolore dei due coniugi li invitaiamo comunque ad iniziare l’iter normale per le adozioni.